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MyFoody: l’app che trova le offerte anti-spreco

MyFoody è la piattaforma online che permette di prenotare a prezzi scontati prodotti alimentari che altrimenti andrebbero sprecati.

myfoodyQuesta è un’APP che consente di trovare prodotti di qualità, vicini alla scadenza o con difetti estetici, riducendo lo spreco del cibo a scadenza breve,  offrendo la possibilità di comprare prodotti alimentari a prezzi scontati. I prodotti sono acquistabili nei negozi e supermercati vicini alla posizione in cui ci si trova grazie a un sistema di geolocalizzazione. L’obiettivo di MyFoody è quello di riuscire a collegare il prezzo del prodotto alla vita dello stesso.

Com’è nato MyFoody?

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La Start Up è nata dall’idea del fondatore e CEO, Francesco Giberti che, dopo aver acquistato un pacchetto di biscotti, si accorse che sarebbero scaduti il giorno dopo. Da questo evento, sentì forte la necessità di trovare un metodo per collegare il prezzo alla vita del prodotto. Coinvolse alcuni amici e da qui la nascita della società, oggi composta da cinque ragazzi under 30, che si dedicano a tempo pieno all’attività. L’APP MyFoody permette, quindi, alle imprese della produzione e della distribuzione di cibo di vendere le merci che rischiano di andare sprecate ad un prezzo scontato ai consumatori che si trovano nei dintorni. In pratica, attraverso l’app (disponibile sia per iPhone che per Android) le imprese del settore distributivo possono far conoscere agli utenti le proprie offerte anti spreco, permettendo ai consumatori di trovare in pochissimo tempo i prodotti alimentari vicini alla scadenza o con difetti estetici nei punti vendita aderenti nelle vicinanze . Possono essere prodotti biologici e non, a km 0, sfusi e di produttori locali, comunque tutti prodotti a rischio spreco perché vicini alla data di scadenza o per qualche difetto estetico nella confezione oppure perché acquistati in eccesso. Individuato il prodotto che interessa, lo si prenota, senza pagamento anticipato, e lo si ritira in negozio con un codice fornito dalla piattaforma. Gli utenti possono conoscere in tempo reale tutte le offerte sulla merce a rischio spreco ​e una notifica li avviserà quando i loro punti vendita preferiti pubblicheranno nuove promozioni o quando un’attività commerciale deciderà di entrare a far parte del mondo ​MyFoody​.

Come funziona MyFoody?

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Il funzionamento è molto semplice ed efficace:

  • Da un lato i supermercati (o altri negozi che vendono merce alimentare) caricano sulla piattaforma i prodotti che sono a rischio spreco, dall’altra i consumatori possono consultare il sito e monitorare attraverso una ricerca geo-localizzata l’eventuale presenza nelle vicinanze di prodotti a rischio spreco.
  • Una volta individuato il punto vendita più vicino, il cliente interessato si reca sul luogo e acquista il prodotto a prezzo più basso di quello di mercato.
  • All’interno del negozio i prodotti sono facili da trovare perché o sono inseriti all’interno di un’area antispreco, oppure sono contraddistinti dal bollino MyFoody.  Negli spazi allestiti, il consumatore può accedere anche a materiali di sensibilizzazione sul tema degli sprechi alimentari con l’obiettivo di migliorare i comportamenti dei consumatori e permettere di diminuire gli sprechi domestici che ad oggi rappresentano circa il 50% degli sprechi alimentari totali.
  • È possibile, ad esempio, consultare ricette antispreco oppure leggere consigli su come conservare al meglio i prodotti.

    Categorie di alimenti 

    Sono tre le categorie di alimenti che possono rientrare nella categoria “a rischio spreco” di MyFoody: quelli vicini alla data di scadenza, quelli esteticamente danneggiati (come ad esempio barattoli ammaccati) e – infine – quelli in eccedenza. In ognuno di questi tre casi, molto probabilmente il prodotto finirebbe nel cassonetto, MyFoody invece permette di venderli comunque ma a prezzi ribassati.
    Nonostante alcune eccedenze alimentari (prevalentemente prodotti a lunga conservazione) vengano recuperate dalle associazioni non profit, ogni anno in Italia si gettano nella spazzatura dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari per un valore di circa 37 miliardi di euro. Non si produce così solo un danno economico ma anche un impatto pesantissimo sul clima, le risorse idriche e il consumo di territorio.

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Per questo il team lowbudget consiglia l’uso di quest’app, sia dal punto di vista economico, risparmiando, sia dal punto di vista ambientale, evitando gli sprechi.

Riconoscimenti MyFoody

L’idea di MyFoody nasce nel 2014 ed è stata premiata già numerose volte: MyFoody è vincitrice delle Call nazionali “Foodwaste reduction” e “Alimenta2Talent”, è stata premiata dalla Commissione Europea come uno dei migliori 35 progetti di social innovation Europei ed inserita da StartupItalia tra le migliori 100 startup italiane. Inoltre, ha ottenuto la menzione d’oro al Wind Green Award e il patrocinio gratuito di EXPO Milano 2015 e, nel 2016, ha seguito un programma di accelerazione per imprese nel settore food e sostenibilità, sostenuto dal Comune di Milano, presso il Parco Tecnologico Padano e presso l’Incubatore Fabriq. Nel 2019 grazie a questa startup tutta made in Italy, sono stati salvati ben 800.000 prodotti alimentari a rischio spreco.

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Cosa ne pensi dell’app MyFoody e della possibilità di risparmiare evitando gli sprechi? Se ti è piaciuto l’articolo, fammelo sapere in un commento!
Se cerchi altri utili consigli per risparmiare nell’abbigliamento o nei viaggi, leggi i nostri articoli!!

Bella lì,
Lowbudget.

 

Too Good To Go: l’app contro gli sprechi

Gli sprechi, purtroppo, sono all’ordine del giorno: si stima che soltanto in Italia siano 10 milioni le tonnellate di cibo sprecato ogni anno. Ecco allora che da pochissimo è sbarcata sul mercato digitale italiano l’app Too Good To Go, tradotto come “troppo buono per buttarlo via”, che permette al consumatore non solo di evitare gli sprechi ma anche di poter risparmiare tramite quest’ultimi. Nata nel 2015 in Danimarca l’app è già presente in altri 13 Paesi d’Europa, conta ad oggi oltre 14 milioni di utenti ed è tra le prime posizioni negli App Store e Google Play di tutta Europa. In Italia è stata accolta con grande entusiasmo, conquistando le città di Milano, Torino, Bologna, Firenze, Genova, Padova, Verona, Como, Treviso, Palermo, Catania e recentemente sbarcata anche nella Capitale. Con Too Good To Go collaborano bar, supermercati, panifici, hotel, ristoranti e negozi di alimentari di ogni genere.


Ma come funziona l’app TooGood To Go?

I ristoratori e i commercianti che hanno aderito al progetto e sono iscritti all’applicazione, potranno vendere apposite “Magic Box” contenenti piatti e prodotti rimasti invenduti e che pur essendo ancora buoni, non possono essere rimessi in tavola o sui banconi il giorno successivo; In questo modo chi acquista potrà risparmiare mentre gli esercenti eviteranno inutili sprechi. I clienti pagheranno un prezzo variabile dai 2 ai 6 euro e acquisteranno “alla cieca”, (ma è presente una sezione “filtro” che permetterà, ad esempio, di selezionare soltanto cibo vegetariano).
Per diventare parte della famiglia di Too Good to go, per l’utente basterà:  

  • scaricare l’app sullo smartphone
  • geolocalizzare la propria posizione per trovare i locali aderenti più vicini a te
  • ordinare ottimi pasti a prezzi minimi, pari al 30% del cartellino, per un risparmio complessivo del 70%
  • pagare direttamente tramite app con carta di credito, Paypal o il servizio Google Pay
  • ritirare la Magic Box nella fascia oraria specificata dall’esercente.

 

L’app, infatti, permette non solo di risparmiare ma di affrontare un problema di proporzioni notevoli con semplicità, andando a giocare su sinergie produzione – distribuzione – consumo, aumentando la consapevolezza di ognuno e coinvolgendo l’intera filiera.

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